Le segnalazioni di incursioni pianificate dall'ICE ad Aurora contro gli immigrati con il pretesto della sicurezza pubblica sono profondamente allarmanti. Queste operazioni non riguardano la sicurezza, ma la criminalizzazione degli immigrati, la distruzione delle famiglie e l'incremento dei profitti dell'industria carceraria privata a spese della sofferenza umana. Il centro di detenzione GEO di Aurora e altre strutture a scopo di lucro traggono vantaggio dal fatto che gli immigrati vengono indirizzati verso la detenzione anziché godere di un giusto processo.
I recenti raid, in cui gli agenti della DEA hanno collaborato direttamente con l'ICE, sollevano serie preoccupazioni sulla profilazione razziale e sulla priorità data dalle forze dell'ordine all'applicazione delle leggi sull'immigrazione rispetto alla sicurezza della comunità. La domanda rimane: quanti individui detenuti erano effettivamente oggetto di mandati di arresto e perché sono stati inviati alla custodia dell'ICE invece di essere processati tramite il sistema di giustizia penale?
Le deportazioni di massa devastano famiglie e comunità, lasciando i bambini senza genitori, costringendo le persone ad abbandonare le proprie case e spingendo intere famiglie in una crisi finanziaria. Non ci rendono più sicuri: creano paura, scoraggiano le persone dal denunciare i crimini e destabilizzano interi quartieri. La retorica dell'amministrazione Trump volta a "prendere di mira i criminali" è solo un altro tentativo di dividerci e giustificare espulsioni di massa, ma non ci facciamo ingannare.
Invitiamo i funzionari locali a respingere le tattiche dannose dell'ICE e invitiamo la nostra comunità a rimanere vigile e scopri i tuoi dirittiSe tu o una persona cara siete stati colpiti da queste incursioni, chiama la hotline del Colorado Rapid Response Network per segnalare le attività dell'ICE e cercare supporto. Non tollereremo questi attacchi palesi e razzisti contro i nostri vicini: siamo uniti per la giustizia, la dignità e il diritto di ogni famiglia a vivere libera dalla paura.